La Cooperazione italiana ha erogato a favore dello Zambia finanziamenti a dono per un totale di oltre 65 milioni di Euro dal 1983 al 2009, anno in cui, essendo divenuto paese in via di sviluppo a medio reddito, ha cessato di far parte dei destinatari dei programmi prioritari.
Nel 2018 la Cooperazione Italiana ha disposto un finanziamento di emergenza del valore di 250.000 Euro in favore del UNHCR (United Nations High Commission for Refugees) per attività umanitarie a sostegno dei rifugiati congolesi in Zambia in fuga dai combattimenti in RDC.
Nel 2019 la Cooperazione Italiana ha disposto un contributo di emergenza di 500.000 Euro a favore del PAM (Programma Alimentare Mondiale) per attività finalizzate all’assistenza alimentare in Zambia per le popolazioni in stato di necessità a seguito della grave siccità che ha investito il Paese.
L’Italia inoltre continua l’importante sostegno fornito a livello multilaterale all’XI Fondo Europeo di Sviluppo dell’Unione Europea (FES) (il nostro contributo al finanziamento dei progetti EU in Zambia tra il 2014 ed il 2020 è di 67,76 milioni di Euro) ed il Fondo Globale per la Lotta contro l’AIDS, la Tubercolosi e la Malaria dell’OMS, di cui il nostro Paese è un notevole contributore
Esistono alcune collaborazioni nel settore sanitario; ricordiamo quella tra l’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo e il reparto del Central Veterinary Research Institute di Chilanga mirato ad un progetto di identificazio nella ricerca di un vaccino contro la “Contagious Bovine Pleuropneumoniale”.
L’Italia da lungo tempo, fino ai giorni correnti, è impegnata sul territorio attraverso le ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETA’ CIVILE ed enti religiosi con numerosi progetti innovativi in vari settori e ad elevato impatto sociale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali più vulnerabili. Numerosi sono gli enti italiani che finanziano progetti di sviluppo attraverso Organizzazioni Non Governative italiane che operano in Zambia e organizzazioni locali che ricevono donazioni. Va inoltre ricordato che i progetti di sviluppo in Zambia vengono finanziati in gran parte dall’Unione Europea che si avvale anche dei contributi Italiani.
Quadro di riferimento
In Zambia e in Malawi non vi sono correntemente progetti finanziati dal Governo italiano. Sono attive comunque Ong italiane e locali (spesso gestite da cooperanti italiani) che sviluppano progetti in vari settori con fondi dell`Unione Europea e provenienti da enti e benefattori italiani. Tali settori sono educazione, salute pubblica, protezione dell`ambiente (urbano e rurale).
L’educazione nelle zone rurali rimane un grave problema a causa della mancanza di infrastrutture, materiali e insegnanti qualificati disposti ad insegnare nei distretti piu’ remoti. Il ritardo educativo accumulato dagli studenti si riflette negativamente nella vita lavorativa e nello sviluppo del Paese.
I progetti ambientali si basano sull`introduzione di metodi di coltivazione e alimentazione che riducano lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e che siano facilmente assimilabili anche da parte delle popolazioni rurali piu’ indigenti. Gli interventi mirano a sviluppare alternative fonti di reddito (orticoltura, coltivazione del riso, miglior sfruttamento delle risorse alimentari che la foresta provvede in natura, miele, pescicoltura ecc.) con riflessi positivi sull`ambiente, un maggior benessere economico, migliori condizioni alimentari. Occorre considerare che in un contesto di abbondaza di terre coltivabili, corsi d`acqua e un clima favorevole, il problema della malnutrizione e’ quasi completamente attribuibile ad una diffusa mancanza di educazione alimentare.
Nelle città e’ sempre piu’ impellente il problema dello smaltimento dei rifiuti. La collaborazione internazionale, anche con il settore privato, per il trattamento dei rifiuti e la loro conversione in energia rappresenta un settore di intervento di fondamentale importanza per contrastare il rapido deterioramento delle falde acquifere e della qualita’ dell`aria.
La sfida dello Zambia consiste nel riuscire a trasformare la sostenuta crescita degli ultimi anni in un effettivo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, soprattutto nelle aree rurali. L`attuale crescita non e’ sufficientemente inclusiva e la lotta alla poverta’ rimane una delle priorita’ del Paese. Nonostante sia recentemente entrato a far parte della categoria dei middle-income country e la dipendenza dagli aiuti esterni sia scesa intorno al 5-6% del bilancio, lo Zambia continua a beneficiare della cooperazione internazionale. Le strategie di cooperazione dei donatori, accanto ai tradizionali settori, si stanno adattando a forme di collaborazione mature nei settori della governance, energetico, trasporti e sviluppo del settore privato.
L`Unione Europea ha sospeso il sostegno al bilancio, ritenendo piu’ utile concentrare l`intervento in progetti settoriali. Mentre nel decimo FES quasi la meta` del contributo era stato destinato al “budget support” ed un 20% alla sanita’, l’undicesimo FES prevede che la meta` dei fondi verranno assegnati all’energia (lavori ristrutturazione diga di Kariba), circa un quarto all’agricoltura e un altro quarto alla “governance”. L`UE finanzia progetti delle organizzazioni economiche regionali (SADC e COMESA), sopratutto per quanto riguarda lo sviluppo infrastrutturale dei corridoi di transito.
Organizzazioni Non Governative di ispirazione italiana operanti in Zambia
Africa Call
Stabilitasi a Lusaka nel 2007 come controparte dell’associazione italiana L’Africa Chiama, Africa Call dedica gran parte del suo operato a progetti a beneficio di persone disabili. Nel “compound” di Kanyama (fuori Lusaka) gestisce la Shalom Community School (dal primo al dodicesimo grado) garantendo istruzione a piu di 900 studenti tra cui numerosi bambini disabili, una clinica specializzata in cure materno-infantili e un servizio di riabilitazione per tutta la comunita`. Insieme all’Associazione Papa Giovanni XXIII, Africa Call ha aperto un centro nutrizionale ed un centro per la riabilitazione di bambini di strada a Ndola (zona del Copperbelt). La missione di Africa Call e’ offrire servizi destinati alle persone piu vulnerabili della societa’ promuovendo lo sviluppo di una comunita’ solidale.
Contatto: Lorenzo Muciaccia coo.aco@gmail.com
Email : africacallslusaka@gmail.com
AMANI ONG
Dal 2000 Amani ONG sostiene la Comunità Di Koinonia e il Mthunzi Centre, centro di accoglienza per ex bambini di strada nella zona di Lusaka West. Circa 300 minori sono cresciuti nel centro grazie alle cure dello staff locale e ad oggi ne sono seguiti più di 100. Si promuovono inoltre iniziative educative e sanitarie, nonché corsi professionali, tra cui un laboratorio di computer, per le famiglie e tutta la popolazione della zona. Saranno presto attive una biblioteca, una scuola secondaria e una scuola di agricoltura.
Contatto: Giacomo D’Amelio
Email giacomo@amaniforafrica.it
Association of Volunteer Missionaries
Association of Volunteer Missionaries ha costruito una scuola elementare nel compound di Magazine (a Chipata) offrendo istruzione a 300 orfani e bambini vulnerabili. Alla scuola viene garantito un pasto al giorno.
Contatto Marco Sardella
Email: marcopotenza2004@yahoo.com
Associazione Papa Giovanni XXIII
Sin dal 1985, l’Associazione Papa Giovanni XXIII ricopre un ruolo molto importante nel Copperbelt (soprattutto a Ndola e Kitwe) nella promozione di iniziative a favore di bambini, orfani, di bambini disabili e di poveri e marginali in genere.Tra le attivita` si enumerano case famiglia, centri educativi e di formazione, centri nutrizionali, una manifattura di oggetti di pietra e centri giovanili. Una fabbricazione di gelato con il marchio “Gigibonta’ dispone di una rete vendita nei principali shopping centers a Lusaka e Ndola e concorre al finanziamento di iniziative che non possono essere remunerate dal mercato.
Email rainbow@coppernet.zm
http://en.apg23.org/en/Home
Contatto: Gloria Gozza e Stefano Maradini (s.maradini@gmail.com)
(Per gelaterie Giulia Praolini gigibontalusaka@gmail.com
CARITA` SENZA CONFINI (Repubblica di San Marino e Italia)
Appena registratasi in Lusaka (1 ottobre 2015) la Ong Carita` Senza Confini offre adozioni a distanza per 500 bambini, gestisce un centro nutrizionale ed un centro educativo. Per auto-finanziarsi la Ong ha aperto una panetteria che offre prodotti sul mercato e distribuzione di alimenti gratuiti per i poveri.
Presidente: Rita Berardi
Direttore “San Marino Bakery” Marianna Lunardoni
Email caritasenzaconfini@gmail.com
CeLIM
Il CELIM opera in Zambia sin dal 1982, in cooperazione con la Diocesi di Milano e la Conferenza Episcopale Italiana. Vanta attivita’ storiche decennali attive in diversi programmi di sviluppo in settori come l’educazione primaria (distretto di Siavonga), l’agricultura e centri professionali legati a progetti economicamente sostenibili come il lodge/ristorante “Olga’s Corner” di Livingstone (che concorre al finanziamento delle attivita formative).
Attualmente opera con un progetto sulla biodiversita’ e progetti che promuovono la tutela dell’ambiente (green economy) e sviluppo economico nel distretto di Mongu concentrando le attivita’di formazione sui metodi di agricoltura sostenibile, sulla nutrizione e sulla sensibilizzazione ambientale e sulla promozione dei prodotti biologici atti a ridurre il taglio della foresta per la produzione di carbone e l’uso di legna da ardere. Importante l’avvio di una produzione pilota di bricchetti con rifiuti agricoli per l’autosufficienza energetica dei beneficiari coinvolti (energie rinnovabili).
CELIM e’ attivo con un grosso progetto finanziato dalla UE sulla Riabilitazione e Reintegrazione di detenuti con brevi condanne con programmi di alfabetizzazione, corsi professionali e supporto al reinserimento; L’obiettivo generale è quello di contribuire ad una crescita sostenibile inclusiva per 1452 persone che saranno rilasciati in 7 strutture in 3 anni, nei distretti di Mongu, Kaoma, Senanga, Kalabo, Mumbwa e Mazabuka.
Dal 2018 opera con un progetto che affronta i problemi delle persone con disabilità in tutti i diversi aspetti interconnessi della loro vita: mobilità, istruzione, lavoro, salute/fisioterapia grazie alla fornitura di mezzi per la mobilità: 2 autobus, sedie a rotelle, attrezzature fisioterapiche e sostenendo le famiglie con formazione per insegnanti, genitori, assistenti, infermieri e fisioterapisti sulla diagnosi e la gestione di diversi tipi di disabilità (autismo, epilessia, pronto soccorso, posizione e mobilità, ecc.).
Contatto: Gianclaudio Bizzotto g.bizzotto@celim.org.zm
Email : celim.zambia@celim.org.zm
Comunita` di Sant’Egidio
Sant’Egidio, stabilitosi in Zambia da pochi anni, promuove pace, dialogo tra culture e tra religioni, nonche` assistenza e solidarieta` ai poveri e marginali. Dispone di comunita` a Chipata, Lusaka e altre localita`. La Comunita` di Sant’Egidio opera in stretto coordinamento con la Conferenza Episcopale e la Chiesa Cattolica.
Contatto: Chembe Banda
Email nkhumbwizyacb@yahoo.com
CrescereInsieme Onlus – Twafane Association
L’Associazione Twafane, nata nel 2003, svolge le proprie attivita` nella Provincia del Copperbelt tramite il progetto socio-sanitario integrato Mayo-Mwana Project (progetto donna-bambino), con programmi sanitario-nutrizionali, di formazione, sociali (casa famiglia), nonche` nel settore agricolo. I finanziamenti che permettono lo svolgimento delle iniziative di Twafwane sono sia privati (parrocchie) che pubblici (Regione Veneto tramite la ONLUS CrescereInsieme di Verona).
Contatto: Cristina Fazzi
Email: cristina.fazzi@fmail.com
In & Out of the Ghetto
The ONG, che opera nel Bauleni Compound di Lusaka dal giugno 2012, porta avanti vari progetti sociali mirati a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. Tra questi vi sono attivita` educative e ricreative per i giovani con lo scopo di potenziare lo sviluppo della comunita` e dell’autostima;In particolare, il progetto gestisce la scuola ‘Steve Biko’ per l’accompagnamento formativo dei bambini dalla scuola materna in poi e propone corsi di alfabetizzazione ed economia domestica per adulti. cura delle persone piu` vulnerabili, e “turismo solidale” grazie all’ostello “Panjila House” per ospitare scambi di student.
Contatto: Diego Cassinelli email gogigogo@gmail.com
Email: info@inandoutoftheghetto.org
Missionary Group of Solidarity – We For Zambia
ONG aperta a Luanshya, Copperbelt, nel 2000, la “Missionary Group of Solidarity – We For Zambia” e` attiva nei settori dei servizi scolastici (asilo, elementari e medie per oltre 2000 bambini), sanitari, e sociali. Ha aperto e gestisce un centro nutrizionale per circa 200/250 bambini e distribuisce mensilmente generi alimentari a circa 400 famiglie in cinque zone povere urbane (compounds).
Contatto: Maria Pia Ruggeri
Email : weforzambia@gmail.com
Sport2Build Zambia
La Sport2Build (aperta nel 2006) sta ultimando una scuola nel distretto di Chilanga (fuori Lusaka) e mira a integrare i giovani e i bambini meno privilegiati usando lo sport come strumento di sviluppo psico-fisico e sociale.
Contatto: Matteo Sametti e Giorgia Marchitelli
Email info@sport2build.org
http://www.sport2build.org
SVI – International Voluntary Service (Solwezi)
Dal 2006 SVI porta avanti, con finanziamenti CEI, un progetto di sviluppo integrato che mira a migliorare le tecniche agricole sostenibili e incoraggiare l’abbandono delle tecniche agricole inadeguate, offrendo soluzioni organiche e durature.
Si dedica anche alla promozione del ruolo della donna all’interno delle comunita`.
Contatto: Stefano Verzelletti
Email : svizambia@gmail.com
Vari progetti sostenuti dalla societa’ civile italiana in Zambia si sono conclusi con il passaggio delle strutture e delle attivita’ alla controparte dopo anni di lavoro. Degni di nota sono:
La ong ACRA e CCS Italia, presente in Zambia dal 2004 al 2018 nel Distretto di Chipata. Coinvolte 33 scuole primarie e secondarie con l’ obiettivo di incrementare la frequenza scolastica con iniziative di miglioramento dell’educazione delle bambine e dei bambini nelle aree rurali e remote del distretto con finanziamento UE. Grande impegno a sostegno di bambini disabili e delle loro famiglie, di centri nutrizionali e di attivita’ per migliorare le condizioni di vita che continuano ora con fondi privati.
Chikuni Mission Hospital fondato dalle suore della carita’ irlandesi, grazie alla dedizione decennale di una dottoressa volontaria italiana e’ divenuto un ospedale di primo livello. Specializzato nella prevenzione della trasmissione dell’HIV ed alla cura dell’AIDS.
GuardAvanti: per il futuro dei bambini ha collaborato con le Suore della Carita’ a Siavonga varando iniziative in favore di tre community schools e a Mongu con le Suore Comboniane in un progetto contro la deforestazione attraverso iniziative per generazione di redditio alternative di agricoltura biologica e la coltivazione, trasformazione e vendita della Moringa.
Liberato Zambia dal 2001 in collaborazione e a supporto della attivita’ sociali dell’Istituto delle Suore Missionarie Francescane di Assisi, ha promosso progetti per il controllo e la lotta alla malnutrizione.
PAMO Onlus ha sostenuto per molti anni i servizi medici e educativi della onlus locale Zambia Helpers Society nei pressi di Chilanga con la scuola “Lukamantano”. Ha costruito ambulatori ed edifici scolastici facendosi carico anche a lungo dei costi di gestione. Ha sostenuto la Family Home Project in Luanshya.
Sharing Life Costituita nel 1992 Life con il sostegno di 3 Comitati Scientifici internazionali ha messo a punto una nuova e rivoluzionaria strategia di contrasto all’HIV/AIDS che ha dato origine al modello operativo Universal Testing Treatment Teaching Action Campaign.Il modello UTTTAC, presentato al Parlamento zambiano nel 2009, è stato adottato ufficialmente dal Governo nel 2012.
SLOW FOOD attraverso una collaborazione con Zambia Alliance of Women, l’associazione ha iniziato semplici attivita’ allo scopo di portare avanti l’iniziativa “10 mila Orti per l’Africa” e promuovere prodotti tipici, secondo la metodologia ispirata alla sostenibilita’ e al benessere dei produttori.
VPM – Voci del Popolo nel Mondo ha sostenuto per qualche anno il progetto “Kafue District Health preventive action – Community-based project on no-communicable-diseases” nei 18 dispensari periferici del distretto di Kafue e 3 servizi medici ambulatoriali per il pap-test, la cardio-ipertensione ed il diabete, patologie rilevanti in loco.
UMMI Unione Medici Missionari Italiani; con vasti progetti sanitari nella zona sud di Ndola hanno supportato vari anni, fino ai primi anni 2000, l’ospedale Missionario di Mishikishi e molte cliniche periferiche in programmi di nutrizione, salute materno infantile e prevenzione di Malaria, TBC e dell’AIDS.
Attività
Questi alcuni tra i più importanti progetti realizzati dalla Cooperazione Italiana in Zambia negli ultimi trenta anni.
Commodity Aid:
Avviata con la firma del Protocollo Finanziario nel 1990, l’attuazione pratica del programma iniziò nel 1992 e fu esteso anche al settore privato, al quale fu deciso di riservare il 50% dei fondi disponibili. A progetto concluso, resta ancora una limitata disponibilità di fondi. Quelli già utilizzati hanno generato fondi di contropartita, che potrebbero rendersi disponibili per eventuali nuovi progetti della Cooperazione Italiana in Zambia.
Progetto di emergenza per aree ad alto rischio di HIV/AIDS:
Lanciato dal Ministero degli Esteri nel 2000, rientra nell’ambito dell’Iniziativa Italiana di Lotta all’HIV/AIDS con l’obiettivo di sostenere il Piano Nazionale di Lotta all’AIDS attraverso interventi in aree geografiche prioritarie ed in settori specifici dove la risposta delle strutture pubbliche risulta inadeguata a causa della mancanza di fondi.
L’obiettivo primario del progetto era quello di rafforzare i distretti sanitari di Siavonga e Mazabuka, due citta nelle quali l’incidenza di Hiv/Aids toccava percentuali superiori a quella media del paese.
Il progetto – seguito in loco da un esperto inviato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo – si è concluso il 31 dicembre 2002.
Nell’ambito di esso, sono state restaurate strutture sanitarie nei distretti di Mazabuka e Siavonga ed alloggi per orfani presso l’ospedale di Mtendere di Chirundu; si è provveduto all’organizzazione di un centro operativo per il ‘Mazabuka AIDS Multisectorial Iniziative’; si sono acquistati farmaci, materiale sanitario e test per la diagnosi di HIV, oltre a macchinari per l’ospedale Mtendere; si sono formati volontari; si è prodotto materiale informativo.
Kabwe Surface Water Scheme:
Il progetto riguarda la costruzione di una diga con capacità di 13 milioni di litri, due stazioni di pompaggio, un impianto di depurazione ed altre infrastrutture.
I lavori, iniziati nel 1988, furono realizzati dalle ditte “Aquater” e “Sarplast” e vennero portati a termine interamente entro la prima metà del 1990.
La diga, inaugurata nel luglio 1991, assicura l’approvvigionamento idrico della città di Kabwe, che all’epoca contava 500.000 abitanti, e fornisce acqua anche ad imprese che la utilizzano nel loro ciclo produttivo.
Copperbelt Water Supply Scheme:
Il progetto si prefiggeva l’obiettivo di far fronte ai bisogni primari della popolazione del Copperbelt, una delle regioni più industrializzate e popolose del paese.
Realizzazione della strada Mansa – Mense – Nchelenge:
Il progetto è stato realizzato dalla “Cogefar” e finanziato con credito di aiuto. Esso mira allo sviluppo dell’attività ittica della provincia del Luapula, che in parte costeggia il Lago Mweru.
Riabilitazione dell’impianto per la produzione di fertilizzanti “Nitrogen Chemical of Zambia” di Kafue:
Obiettivo del programma era l’incremento e l’ottimizzazione funzionale dell’impianto per la produzione di fertilizzanti mediante la fornitura di macchinari, ri-cambi e di assistenza tecnica.
Nell’aprile 1991 è stato stipulato il contratto con la Enichem-Agricoltura SpA.
Il programma – accolto con grande interesse dalle autorità locali per il ruolo primario che l’agricoltura occupa nei programmi di governo – si è ultimato nel 1995.
Programma Aiuti Alimentari AGEA:
Nel novembre del 2004 sono stati consegnati al Governo dello Zambia 3.391,70 tonnellate di mais bianco per il valore di circa cinquecentomila Euro, nell’ambito del Programma di Aiuti Alimentari Agea. Il mais oggetto della donazione era stato prodotto localmente. Sebbene la produzione agricola del principale prodotto agricolo dello Zambia sia aumentata negli ultimi anni, la donazione ha contribuito significativamente a costituire una riserva alimentare per quelle zone che sono ancora colpite da insicurezza alimentare.
Protocollo d’azione per la sicurezza degli operatori della cooperazione
Per utile informazione di cooperanti e volontari che svolgono attivita’ di cooperazione in Paesi in via di sviluppo, si pubblica QUI il Protocollo d’azione per la sicurezza degli operatori della cooperazione.